Un tiramisù così non lo avete mai mangiato: solo da Giorgio Locatelli lo preparano così | Nasconde un ingrediente segreto

A prova di Lord! (canva.com) - www.aforismi-citazioni.it
Il tiramisù creato da Giorgio Locatelli ha conquistato Londra e adesso anche l’Italia: un particolare ingegnoso rinnova la traduzione.
Credo che la vita di tutti quanti cambi un poco nel momento in cui si scopre Masterchef; un vero must della tv italiana da più di un decennio che allieta i nostri pomeriggi su Cielo.
In particolare siamo affezionati ai giudici, vere e proprie icone del piccolo schermo e non solo. La sinergia tra Cracco, Bastianich, Cannavacciuolo e Barbieri ha creato momenti indimenticabili.
E poi c’è lui, il nostro “lord”: l’elegante ed educato Giorgio Locatelli, famoso anche per l’omonima Locanda nel Regno Unito. In particolare, lo chef ci offre un tiramisù veramente di classe.
Questo dolce, servito anche alla National Gallery, appare nella sua forma classica: savoiardi, crema al mascarpone e caffè. Ma un piccolo ingrediente lo stravolge!
Un colpo di genio!
Il vero colpo di genio sta nella bagna: Locatelli decide di arricchire il caffè con l’Amaretto, un liquore che, grazie al suo aroma di mandorla, conferisce una nuova profondità al dessert. In questa scelta, l’Amaretto non sovrasta il sapore dell’espresso, ma lo supporta e lo intensifica. Nella visione dello chef, questo ingrediente non è un capriccio artistico, bensì un ritorno alle origini: il profumo dei biscotti di casa, i ricordi di famiglia, la dolcezza morbida e calda della mandorla.
Ecco dunque la ricetta, così come proposta da La Cucina Italiana: occorrono 300 grammi di caffè preparati con la moka, zuccherati secondo il proprio gusto e lasciati raffreddare in una ciotola bassa. Per le uova, si separano gli albumi dai tuorli e questi ultimi vanno sbattuti con la metà dello zucchero fino a ottenere una consistenza leggera e spumosa; successivamente si aggiunge il mascarpone poco alla volta continuando a mescolare con le fruste.
Una ricetta “inglese”
Si passa poi a montare gli albumi, rendendoli prima leggermente schiumosi e poi unendo gradualmente lo zucchero fino a ottenere una consistenza ben ferma. Si prende un cucchiaio di albumi montati e si mescola vigorosamente con la crema per renderla più morbida, dopodiché si aggiunge il resto degli albumi con movimenti delicati dal basso verso l’alto. Quando la crema è pronta, si stende uno strato sul fondo di una pirofila di vetro.
I savoiardi, inzuppati brevemente nel caffè freddo su entrambi i lati, vengono disposti in modo ordinato sulla crema per formare uno strato solido. Si aggiunge un secondo strato di crema, livellandolo con attenzione. Se si dispone di un sac-à-poche, si può decorare la crema rimanente creando dei ciuffetti regolari. Prima di servire, si cosparge generosamente con cacao amaro in polvere e, più delicatamente l’Amaretto (insieme al caffè), e si lascia riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore.