Migliaia di vacanzieri avvisati: stanno chiudendo la montagna | A Capodanno non potrai più goderti le vacanze sulla neve

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In questa località di montagna, migliaia di vacanzieri non potranno più accedervi come una volta. “Chiusura” a Natale e Capodanno.
Da un pò di tempo, nell’ambito del turismo, si è vista emergere con prepotenza una tendenza particolare che ha portato a gestire diversamente gli eccessi di massa.
Dopo la pandemia da COVID-19, si è assistito ad un grosso boom del turismo in quasi tutto il paese, soprattutto al Sud, ma anche in diverse località al Nord.
Tuttavia, anche questo boom porta con sé potenziali effetti negativi in termini di vivibilità e di accessibilità agevole e regolata alle aree tipiche locali.
Tale trend dovrebbe riconfermarsi anche durante la settimana di Capodanno in questa località di montagna, dove fare vacanza non sarà più come una volta.
Non più come una volta
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera e da Il Post, la società che gestisce gli impianti di risalita di Madonna di Campiglio, popolare meta turistica invernale in Trentino, ha dichiarato che limiterà a circa 15.000 il numero massimo di persone presenti sulle piste nei momenti di maggiore affluenza, ovvero Capodanno e Carnevale. Secondo il direttore generale delle funivie di Madonna di Campiglio, Bruno Felicetti, il limite di accessi, definito “numero ideale” dalla comunicazione dell’azienda, non prevede un aumento di prezzo. Chi vorrà però assicurarsi l’accesso dovrà prenotare in anticipo, cosa che consente pure un’ulteriore riduzione del costo del pass di accesso alle piste.
Nello specifico, il comprensorio di Madonna di Campiglio è una delle mete più apprezzate per lo sci e gli sport invernali in Italia, con oltre 60 impianti di risalita e 155 km di piste. Tuttavia, in piena virtù di una turistificazione selvaggia delle maggiori località d’Italia, anche questa non ha avuto scampo, tant’è che è cresciuto il fenomeno degli après-ski, ovvero di aperitivi e feste sulle piste.
Basterà?
Ovviamente, non siamo mica ad Aspen, dove le grandi celebrità vanno a sciare e a rilassarsi, e pertanto, come abbiamo anticipato anche nell’introduzione, sono molte le località turistiche italiane che hanno introdotto questa forma di numero chiuso per limitare presenze massicce nelle proprie aree di maggiore frequenza.
Per esempio, sottolinea Il Post, la stessa logica vale nei pressi delle Tre Cime di Lavaredo e in provincia di Bolzano si sta addirittura pensando di introdurre una tassa di soggiorno per i cani dei turisti, cosa che noi abbiamo commentato in un altro articolo di nostro pugno. Ovviamente, in termini di accesso limitato, chi fa sempre più discutere è Venezia, con un biglietto a pagamento per entrare nel centro storico; una misura parecchio discussa che, però, non è riuscita a raggiungere il suo obiettivo principale. Ci riuscirà, questa invece? Staremo a vedere.