Il sonno rappresenta uno dei fondamenti essenziali per il benessere fisico e mentale, ma per molte persone può essere difficile da ottenere.

L’insonnia affligge milioni di individui in tutto il mondo, causando non solo affaticamento e irritabilità, ma anche imponenti conseguenze a lungo termine sulla salute complessiva.

Spesso, chi ha problemi ad addormentarsi tenta strategie classiche come contare gli agnelli o ascoltare melodie calmanti, senza risultati soddisfacenti.

Per fortuna, la scienza propone soluzioni innovative, più efficaci e sostenute da prove rigorose. Una di queste è la tecnica ideata dallo scienziato canadese Luc P. Beaudoin.

Se le abituali tecniche per addormentarsi non danno risultati, sperimentarla potrebbe essere la soluzione per ritrovare un sonno sereno e ristoratore.

Il concept della tecnica

Come riporta Fanpage, nel momento in cui si transita dalla vigilanza al sonno, il cervello produce spontaneamente immagini e suoni casuali, delle chiamate allucinazioni ipnagogiche, che anticipano il sonno profondo. Chi soffre di insonnia, al contrario, ha la mente sopraffatta da pensieri circolari, logici e spesso angoscianti, che ostacolano il rilassamento necessario per dormire. Il “cognitive shuffling” consiste nel creare mentalmente una sequenza di immagini o concetti completamente scollegati, disconnessi e casuali, che replicano proprio lo stato mentale di chi sta per addormentarsi.

Come implementare questa tecnica? Secondo Beaudoin, il primo passo è selezionare una parola neutra di almeno cinque lettere, come “tappeto”. Da questa parola si procede immaginando parole non correlate che cominciano con la stessa lettera, ad esempio “tetto”, “tapis roulant” o “teglia”. Per ognuna di queste parole, è necessario visualizzare una scena casuale: uccelli che cantano su un tetto, una persona che corre su un tapis roulant, una signora che estrae biscotti caldi da una teglia. Questa sequenza di immagini disconnesse genera una sorta di confusione mentale che distoglie l’attenzione dai pensieri negativi e promuove un profondo rilassamento.

I consigli degli esperti

Il lavoro di Beaudoin, pubblicato con il titolo “Serial Diverse Imagining Task”, mostra che l’immaginazione in sequenza e diversificata abbassa l’attivazione mentale e lo sforzo necessario per addormentarsi, migliorando la qualità del riposo. In Italia, dove l’Associazione Italiana di Medicina del Sonno riporta che oltre 13 milioni di persone soffrono di insonnia, questa tecnica può offrire un valido sostegno, in particolare a chi ha difficoltà a gestire ansia e pensieri intrusivi prima di dormire.

Gli esperti raccomandano inoltre di combinare il mescolamento cognitivo con alcune buone pratiche, come annotare le proprie preoccupazioni prima di andare a letto, mantenere una routine serale costante e riservare del tempo per calmare la mente attraverso meditazioni leggere. Tuttavia, se l’insonnia continua a persistere, è fondamentale contattare un esperto per ricevere supporto specifico.