Attento a quando sottoscrivi un buono perchè potresti rischiare di non vedere più i tuoi risparmi, ecco cosa succede.

I buoni fruttiferi postali, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste Italiane, rappresentano una delle forme di risparmio più semplici, sicure e accessibili per i cittadini italiani. Questi strumenti hanno accompagnato generazioni di risparmiatori, grazie alla loro caratteristica fondamentale: la totale assenza di costi di sottoscrizione, gestione o chiusura.

Inoltre, sono garantiti dallo Stato, il che li rende particolarmente appetibili per chi vuole proteggere i propri risparmi senza correre rischi legati ai mercati finanziari. La loro struttura è pensata per essere comprensibile a tutti, anche a chi non ha esperienza in materia di investimenti, offrendo un rendimento fisso o crescente nel tempo.

Le tipologie di buoni disponibili sono diverse: si va dai buoni ordinari con durata fino a 20 anni, ai buoni dedicati ai minori, che maturano interessi fino alla maggiore età del beneficiario, passando per i buoni 3×2 o 4×4, che consentono il rimborso anticipato ogni triennio o quadriennio con riconoscimento degli interessi.

Questa flessibilità li rende ideali per ogni esigenza: dai piccoli risparmi mensili ai regali per i figli o nipoti, fino all’accantonamento di somme più importanti per progetti futuri. La tassazione agevolata al 12,5%, inferiore rispetto a quella di altri strumenti finanziari, e l’esenzione dall’imposta di successione, completano il quadro dei vantaggi.

L’accesso ai buoni

Negli ultimi anni, Poste Italiane ha anche semplificato l’accesso ai buoni, permettendo la sottoscrizione online tramite il sito o l’app BancoPosta, oltre che negli uffici postali. Questa modernizzazione ha permesso anche ai giovani e ai più tecnologici di interessarsi a uno strumento tradizionalmente legato ai risparmiatori più anziani.

In un periodo storico segnato da incertezze economiche e instabilità dei mercati, i buoni fruttiferi postali si confermano una scelta saggia per chi desidera un rendimento modesto ma certo, la massima sicurezza e la libertà di riscattare il proprio capitale in ogni momento.

Presta attenzione

I buoni fruttiferi postali restano una delle forme di risparmio più diffuse in Italia, grazie alla loro sicurezza, alla tassazione agevolata e all’assenza di costi di gestione. Nell’ultimo periodo, però, molti buoni cartacei stanno per cadere in prescrizione, cioè non saranno più riscattabili dopo un certo periodo dalla scadenza.

Poste Italiane ha pubblicato l’elenco dei buoni che scadranno entro il 2025, invitando i risparmiatori a controllare attentamente la validità dei loro titoli che riguarda solo i buoni cartacei, mentre quelli dematerializzati vengono rimborsati automaticamente. Tra i buoni in prescrizione ci sono diverse serie di buoni a 18 mesi, a 2 anni e dedicati ai minori, emessi principalmente tra gli anni ’80 e il 2013. Infine, toccherà invece ad altre serie emesse fino al 2014.