Ecco come essere sempre più longevi. Basta adottare una semplice abitudine quotidiana che riduce tantissimo lo stress.

La longevità è uno degli obiettivi più ambiti dell’essere umano: non si tratta solo di vivere molti anni, ma di arrivare in età avanzata mantenendo una buona salute fisica e mentale. In tutto il mondo esistono comunità dove le persone superano spesso i cento anni in buona forma, come nelle cosiddette “zone blu”, tra cui spicca anche la Sardegna.

Queste popolazioni ci mostrano come le abitudini quotidiane influenzino in modo diretto la durata e la qualità della vita. La dieta, ad esempio, gioca un ruolo fondamentale. Le persone longeve consumano cibi semplici e naturali: legumi, verdure, frutta fresca, cereali integrali e un ridotto consumo di carne. Evitano alimenti industriali, zuccheri raffinati e grassi in eccesso.

L’alimentazione mediterranea è spesso citata come modello di longevità, proprio per l’equilibrio tra nutrienti e l’uso di olio extravergine di oliva, ricco di antiossidanti. Oltre al cibo, è importante mantenere il corpo in movimento, come una semplice camminata quotidiana.

Ma non è solo il corpo a dover essere curato: anche la mente ha bisogno di stimoli. Le persone longeve tendono ad avere una vita sociale attiva, coltivano relazioni familiari e amicali e spesso hanno uno scopo nella vita. Sentirsi utili, avere passioni, imparare cose nuove e mantenere una routine aiutano a prevenire il declino cognitivo.

Aspetti cruciali

Il buon sonno e la gestione dello stress sono altri due aspetti cruciali: chi dorme bene e affronta le difficoltà con serenità tende a invecchiare meglio. Infine, va ricordato che la longevità non è solo un traguardo individuale, ma può diventare una risorsa per tutta la società.

Gli anziani longevi che godono di buona salute possono continuare a contribuire con la loro esperienza, aiutando le generazioni più giovani e mantenendosi attivi nel tessuto sociale. In sintesi, vivere a lungo non è solo questione di fortuna o genetica, ma dipende soprattutto dalle scelte quotidiane.

Un’abitudine quotidiana

La meditazione, oltre a essere un toccasana per lo spirito, sembra avere effetti concreti anche sulla salute fisica, in particolare sull’invecchiamento cellulare. Diversi studi hanno dimostrato che chi medita regolarmente presenta telomeri più lunghi: queste strutture proteggono i cromosomi e tendono ad accorciarsi con l’età. Telomeri più lunghi sono associati a cellule più longeve e sane, quindi a un rallentamento dell’invecchiamento biologico.

Già dopo otto settimane di pratica costante si osservano miglioramenti in aree legate alla memoria, all’empatia e alla gestione dello stress. Risonanze magnetiche hanno inoltre rivelato una minore perdita di materia grigia nelle persone che meditano abitualmente, suggerendo che questa pratica possa aiutare a mantenere il cervello più giovane.