“Tuo padre è risorto, l’ho visto per strada” | Questa è la TRUFFA più subdula d’Italia, ecco il numero da segnalare

Allerta frode (Depositphotos foto) - www.aforismi-citazioni.it
Ultimamente sta spopolando una truffa a dir poco subdola e cattiva. Ecco come comportarsi in questi casi particolari.
Ultimamente le truffe ai danni delle persone, soprattutto degli anziani, sono diventate sempre più frequenti. I truffatori usano metodi sempre più ingegnosi per ingannare e approfittarsi di chi è più fragile, spesso fingendosi tecnici, forze dell’ordine, parenti in difficoltà o impiegati di banca.
Il loro obiettivo è uno solo: rubare soldi, oggetti di valore o dati personali. Gli anziani sono tra le vittime preferite perché spesso vivono soli, sono meno abituati alle nuove tecnologie e tendono a fidarsi più facilmente degli altri.
Per esempio, capita che qualcuno si presenti alla porta con una scusa qualsiasi – come controllare il contatore del gas o consegnare un pacco – e, una volta dentro casa, metta in atto il furto. In altri casi, la truffa avviene per telefono: il truffatore, fingendosi un parente, chiede urgentemente dei soldi per risolvere un problema improvviso. Presi dalla paura o dall’ansia, molti anziani cadono in queste trappole.
Con l’arrivo di internet, anche le truffe online sono in forte aumento. Arrivano email o messaggi finti che sembrano provenire da banche, poste o altre aziende serie, in cui si chiede di inserire i propri dati. In realtà si tratta di “phishing”: un metodo per rubare identità e soldi.
Come contrastarli
Per contrastare questo fenomeno, è importante informare gli anziani e aiutarli a riconoscere i segnali di pericolo. Familiari, vicini di casa e istituzioni dovrebbero collaborare per diffondere consigli utili, come non aprire la porta agli sconosciuti, non fornire mai dati personali per telefono o via internet, e contattare subito le forze dell’ordine in caso di dubbi.
Le truffe agli anziani sono un grave problema sociale che richiede attenzione, prevenzione e solidarietà. Proteggere chi è più vulnerabile è un dovere di tutti, perché nessuno merita di essere raggirato, soprattutto chi ha già dato tanto alla società durante la propria vita.
Una truffa subdola
A Lecce, un 22enne napoletano ha tentato di truffare un’anziana fingendosi un maresciallo dei carabinieri. Ha telefonato al numero fisso di casa, dove ha risposto la figlia dell’83enne, sostenendo che il padre (in realtà morto da oltre vent’anni) fosse coinvolto in un incidente e chiedendo 30mila euro per evitare il carcere. La donna, insospettita, ha finto di credergli e nel frattempo ha contattato la polizia con il cellulare.
Gli agenti si sono appostati intorno all’abitazione e hanno sorpreso il truffatore al momento dell’incontro. Il giovane, che era alla guida di un’auto e tentava di osservare la scena, ha cercato di fuggire ma è stato bloccato. È stato trovato in possesso di due cellulari e una piccola quantità di marijuana.