Con la pensione anticipata relativa a quest’anno, l’INPS è pronta a pagarti 600 euro al mese se chiudi il negozio: l’ultima novità.

La pensione anticipata è una misura che consente ai lavoratori di accedere al trattamento pensionistico prima del raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria prevista dalla legge. Questo strumento è pensato per chi ha maturato un lungo periodo di contribuzione e desidera smettere di lavorare senza dover attendere il compimento dell’età stabilita per la pensione di vecchiaia.

Le condizioni per accedere alla pensione anticipata variano in base alla normativa vigente e al tipo di attività svolta, prevedendo in alcuni casi anche agevolazioni per lavori particolarmente gravosi o usuranti. Attualmente per ottenere la pensione anticipata è necessario aver versato un certo numero di anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica.

Il requisito contributivo è soggetto a variazioni periodiche legate all’aspettativa di vita. Ogni tanto infatti il numero minimo di anni richiesto può essere aggiornato. Alcuni strumenti, come “Quota 103” o le cosiddette “Opzioni donna”, permettono di andare in pensione con combinazioni particolari tra età e contributi, offrendo così flessibilità a chi si trova in determinate condizioni.

Optare per la pensione anticipata può comportare alcune penalizzazioni sull’importo dell’assegno previdenziale, soprattutto se il lavoratore non raggiunge determinati requisiti di contribuzione oppure sceglie formule che prevedono un ricalcolo meno favorevole. Ora l’INPS ti eroga direttamente 600 euro ma solo se rispetti questi requisiti.

INPS, come ottenere la pensione anticipata: l’iter per l’erogazione istantanea

Nel panorama delle agevolazioni previdenziali, esiste una misura poco conosciuta che consente ad alcuni lavoratori autonomi di ricevere una somma mensile dall’INPS molto prima dell’età pensionabile. Si tratta dell’indennizzo per cessazione di attività commerciale, un sostegno economico pensato per chi decide di chiudere definitivamente il proprio negozio.

Questo beneficio può garantire fino a 603,40 euro al mese anche per dieci anni, una cifra che, pur modesta, può rappresentare un aiuto importante durante la transizione verso la pensione vera e propria. L’indennizzo commercianti, introdotto inizialmente in via sperimentale nel 1996 e reso permanente nel 2019, è destinato agli iscritti alla Gestione commercianti che abbiano svolto attività come vendita al dettaglio o somministrazione di alimenti e bevande.

Il nuovo beneficio dell’INPS, accedi in questa maniera: cosa fare

Per accedere al beneficio è necessario aver chiuso definitivamente l’attività e soddisfare alcuni requisiti anagrafici e contributivi. Sono escluse categorie come il commercio all’ingrosso senza vendita al dettaglio, l’e-commerce e altre forme di vendita non tradizionale, oltre a vari tipi di intermediazione commerciale.

L’importo riconosciuto con questo indennizzo corrisponde al trattamento minimo previsto dall’INPS, che viene adeguato ogni anno in base all’inflazione. Per il 2025, la cifra stabilita è di 603,40 euro al mese. È importante sapere che, sebbene il periodo di percezione dell’indennizzo venga conteggiato per il raggiungimento dei requisiti pensionistici, non contribuisce però ad aumentare l’importo finale della pensione.