La muffa in casa è un problema, e sembra difficile sbarazzarsene. Ma a tutto c’è un rimedio, che ti ruberà poco tempo.

La muffa in casa è un fenomeno molto comune, soprattutto nei mesi freddi e umidi. Si manifesta con macchie scure o verdastre sulle pareti, spesso negli angoli o vicino a finestre e termosifoni, e può essere accompagnata da un odore sgradevole e persistente.

Si tratta di un microrganismo, più precisamente un fungo, che prolifera in ambienti dove l’umidità è elevata e l’aria non circola bene. Basta un piccolo accumulo di condensa o un’infiltrazione per creare le condizioni ideali alla sua comparsa.

Oltre al danno estetico e strutturale, la muffa rappresenta un rischio per la salute, soprattutto per chi soffre di allergie o problemi respiratori. I bambini e gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti delle spore.

Riconoscere tempestivamente la presenza di muffa e comprenderne le cause è il primo passo per proteggere la qualità dell’aria domestica. In molti casi, si tratta di un campanello d’allarme che segnala uno squilibrio nell’ambiente interno.

Quando l’umidità prende il sopravvento

Chiunque abbia avuto a che fare con la muffa sa quanto possa diventare un problema fastidioso. Non si tratta solo di una questione estetica  ma anche di salute: può causare allergie, irritazioni, perfino problemi respiratori, soprattutto se si è sensibili. E purtroppo, eliminarla non basta. Bisogna soprattutto capire perché si forma e agire alla radice.

In genere, tutto parte da un eccesso di umidità: quando i livelli superano l’80%, la muffa trova un ambiente ideale per svilupparsi. Ecco perché è fondamentale mantenere il tasso di umidità tra il 50% e il 55%, magari utilizzando un semplice termo-igrometro per tenere d’occhio la situazione. Ma esistono anche altri metodi, molto meno costosi.

Un trucco incredibile

Uno dei rimedi più semplici, ma anche più sottovalutati, è aprire le finestre. Ma non una, e nemmeno a caso. Il trucco sta nel creare un ricambio d’aria rapido e incrociato, aprendo due finestre opposte per almeno 5-10 minuti al giorno. Non serve lasciarle spalancate per ore, anzi il ricircolo veloce abbassa l’umidità e permette alle pareti di “respirare”, evitando quel ristagno che alimenta la muffa 

Questo tipo di ventilazione, soprattutto se ripetuto più volte al giorno nei mesi più umidi, aiuta anche ad asciugare i piccoli accumuli di condensa che si formano dopo la doccia, in cucina o nelle stanze poco riscaldate. Un piccolo gesto ma efficace che cambierà il vostro modo di gestire la muffa.