Mele cotte, altro che rimedio per i malanni di stagione: se le cucini così ti procuri una intossicazione | In tanti sono già finiti in ospedale
 
                Mele cotte e pericoli (Depositphotos foto) - www.aforismicitazioni.it
Un gesto comune in cucina può diventare rischioso se fatto nel modo sbagliato: ecco cosa evitare per la tua salute.
Quando si pensa ai pericoli legati al cibo, la mente corre subito a ingredienti scaduti o contaminazioni batteriche. In realtà, i rischi più subdoli sono quelli che non si vedono né si annusano. A volte basta una combinazione sfortunata tra alimenti e strumenti da cucina per trasformare un pasto casalingo in un rischio per la salute.
E no, non serve un errore clamoroso: può bastare un’abitudine quotidiana che sembra del tutto innocua. La verità è che in cucina ci fidiamo un po’ troppo del “si è sempre fatto così”. Usiamo gli stessi utensili da anni, senza chiederci se siano ancora adatti, e cuociamo certi alimenti nello stesso modo senza sapere se sia il più sicuro.
Eppure, alcune interazioni tra cibo e materiali sono ben note alla scienza e possono causare problemi a lungo termine, soprattutto se si ripetono con frequenza. Basta poco per passare da una preparazione sana a una potenzialmente dannosa.
Ci si preoccupa sempre tanto di cosa mangiamo, del biologico, delle calorie, dei grassi… ma pochissimi si fermano a riflettere su come cuciniamo certe cose. Non si parla di tecniche strane o attrezzi da chef stellati, ma proprio degli oggetti che usiamo ogni giorno. Soprattutto uno in particolare, molto comune. È ovunque. Eppure, in certe situazioni, può fare più danni di quanto immaginiamo.
Un oggetto potenzialmente pericoloso
Sì perché, anche se sembra solo un materiale comodo da usare e facile da trovare, può reagire con alcuni alimenti. Tipo? Quelli un pò acidi, o salati. E il problema è che la reazione non si vede, ma finisce nel piatto. In pratica, se non si sta attenti, qualcosa che sembra sano può diventare tutt’altro. Non è terrorismo alimentare, è solo una questione di attenzione in più.
E poi diciamocelo: con tutte le robe che facciamo andare nel forno, quante volte ci chiediamo se stiamo usando il contenitore giusto? Quasi mai. C’è un pensiero diffuso tipo: “Tanto si è sempre fatto così”. Vero. Però oggi ci sono studi e analisi che ci dicono il contrario. E forse sarebbe il caso di aggiornare un pò queste abitudini… soprattutto quando si tratta di cibi così innocenti.

Il dettaglio che pochi notano quando cucinano
Come riporta Corriere della Sera, il problema principale sta proprio nell’uso dell’alluminio con certi cibi acidi, tipo mele, limoni, marmellate, frutti di bosco, agrumi e simili. Humanitas Medical Care spiega che il contatto diretto tra l’alimento e l’alluminio, specialmente con il calore, può far rilasciare il metallo nel cibo. A volte si supera il limite di sicurezza stabilito a livello europeo.
In pratica, se metti una mela in forno, magari già con un pò di succo di limone o zucchero, e la avvolgi in un foglio di alluminio, rischi che si arricchisca di… alluminio stesso. Il problema non è nella mela, ovviamente, ma nel modo in cui viene cotta con l’alluminio. Una combinazione di cibo acido + alluminio + calore può essere pericolosa.
Come riporta Il Fatto Alimentare, l’alluminio, sebbene sia meno tossico rispetto a metalli pesanti come mercurio, cadmio o piombo, ha una caratteristica che lo rende particolarmente insidioso: è estremamente persistente nell’organismo in certi casi, quando il corpo non riesce ad espellerlo. Questo significa che, una volta accumulato, tende a rimanere a lungo nei tessuti se il corpo fatica a eliminarlo.
In condizioni normali, viene espulso principalmente dai reni, ma in soggetti con gravi patologie renali il rischio aumenta notevolmente. In questi casi, l’alluminio può raggiungere livelli tali da diventare tossico per il sistema nervoso centrale. In definitiva, non c’è nessun problema nel gustarsi una sana mela cotta, ci vuole solo accortezza nel non cucinarla con l’alluminio.