“Lui è l’uomo più cattivo”: Antonio Ricci stroncato dal noto attore | Ha le idee chiare su di lui: cancellato dalla tv

Antonio Ricci (Mediaset - youtube screenshot) - www.aforismicitazioni.it
L’attore rompe il silenzio e, in un’intervista esclusiva, si mostra polemico con uno dei volti più noti della TV italiana.
Nel mondo dello spettacolo, certe tensioni non si spengono mai del tutto. A volte restano sotto traccia per anni, poi bastano poche parole – magari dette con sincerità – a farle riaffiorare. Tra rivalità non dette, frecciate pubbliche e rapporti mai chiariti, il dietro le quinte dello showbiz italiano è pieno di non detti e sguardi storti. E quando qualcuno decide di dire le cose come stanno… beh, si riaccende il fuoco.
Ci sono personaggi che dividono, senza mezze misure. Alcuni sono amati e odiati con la stessa intensità. E poi ci sono quelli che, nel tempo, sono diventati veri simboli di un certo modo di fare televisione: ironico, irriverente, a tratti spietato. Ma questa stessa cifra stilistica può creare più di un malumore. Specialmente tra chi, quel mondo, lo conosce bene e magari ha scelto strade diverse.
La verità è che, spesso, gli artisti non parlano. Fanno un passo indietro, si tengono fuori dalle polemiche. Ma quando lo fanno – quando decidono di esporsi – lo fanno con la pancia. Non usano mezzi termini, non cercano di piacere a tutti. E in quei momenti, capita che vengano fuori parole forti, pesanti, magari anche difficili da digerire per qualcuno.
Ecco, è proprio in situazioni così che la linea tra l’opinione personale e la dichiarazione pubblica si assottiglia. Quando un artista prende posizione non solo per sé, ma anche in difesa di un collega stimato, tutto assume un altro peso. Si crea una narrazione diversa, più profonda, che non si ferma alla semplice polemica.
Frecciatine, nomi e stoccate dirette
In una chiacchierata con Vanity Fair, Luca Barbareschi ha tolto ogni filtro. Ha detto, testualmente: «La cattiveria non è cosa mia. Antonio Ricci, per dire, è l’uomo più cattivo della storia». Una frase così non passa inosservata, ovviamente. E non è finita lì. Ha espresso dispiacere per l’accanimento – così lo ha definito – contro Claudio Baglioni, artista che Barbareschi considera un amico e un poeta.
C’è un tono quasi amaro nelle sue parole, come se volesse mettere ordine in una dinamica che, per lui, non ha senso. Da un lato il sarcasmo, dall’altro la poesia, l’emozione. Due mondi che evidentemente, per lui, non possono – o forse non devono – coesistere. E non finisce qui.
Una critica al presente con lo sguardo al futuro
E poi la stoccata finale, quella che tocca anche due mostri sacri della TV italiana: «I campioni di maldicenza come Le Iene e Striscia saranno dimenticati, mentre le canzoni di Baglioni con cui abbiamo sognato… quelle resteranno». Non è solo una critica alla TV, è anche una presa di posizione culturale.
Barbareschi non le manda a dire: da una parte chi alimenta il cinismo, dall’altra chi regala bellezza. E anche se il giudizio può sembrare duro, lui sembra convinto che – col tempo – si vedrà chi aveva davvero qualcosa da lasciare e chi invece sarà cancellato.