Non è più un sogno, il Jurassic Park è possibile ed è reale. Il dinosauro appena scoperto non lascia spazio a nessun dubbio.

Jurassic Park, a livello scientifico, parte da un’idea affascinante: riportare in vita i dinosauri grazie al DNA estratto da zanzare fossilizzate nell’ambra. È una trovata geniale per il cinema, ma nella realtà è molto più complicato. Il DNA si degrada nel tempo e dopo milioni di anni non resta praticamente nulla di leggibile.

Nel film, per colmare le parti mancanti del codice genetico, si usano pezzi di DNA di animali moderni, tipo rane. Un’ipotesi creativa, ma altamente fantasiosa: mescolare DNA di specie diverse non produce dinosauri… ma probabilmente solo un pasticcio biologico, se funziona per niente.

C’è da dire però che Jurassic Park ha ispirato davvero la scienza. Ha acceso l’interesse su tecniche di clonazione, editing genetico e paleogenetica, anche se nessuno sta davvero cercando di creare un T. rex. Al massimo si lavora sul DNA di mammut estinti, molto più recente e meglio conservato.

Quindi sì, la scienza dietro al film è più fantascienza che realtà. Ma ha avuto il merito di far sognare, incuriosire e spingere tanti ragazzi a diventare paleontologi o genetisti. E solo per questo, un pò di magia gliela si perdona.

Animali giganteschi

L’India è una nazione strapiena di animali preistorici, e proprio quando si pensava che i predatori preistorici indiani non potessero diventare più impressionanti, ecco che spunta lui: Vasuki indicus, un serpente gigantesco vissuto circa 47 milioni di anni fa. Sì, serpente. Di quelli lunghi tra gli 11 e i 15 metri, roba che fa sembrare un pitone una lucertola.

Apparteneva alla famiglia dei Madtsoiidae, già noti per avere membri “over-size”, e i suoi fossili sono stati trovati in India relativamente di recente. È considerato uno dei serpenti più grandi mai esistiti… e, beh, fa venire i brividi solo a pensarci. Insomma, ci sono animali di tutte le epoche, ma anche dinosauri, grossi dinosauri come quello appena scoperto.

Dinosauri incredibili

L’India, oltre a essere terra di templi e curry piccante, nasconde anche una lunga storia fatta di creature preistoriche. E no, non si parla solo di dinosauri generici, ma di predatori belli tosti. Uno dei più curiosi si chiama Maleriraptor kuttyi . Si parla di un piccolo dinosauro carnivoro, lungo circa due metri, vissuto oltre 220 milioni di anni fa, nel Triassico superiore. Era un membro degli Herrerasauria, un gruppo considerato tra i più antichi tra i dinosauri predatori conosciuti. Una specie di “nonno” dei T. ex, insomma (Ezcurra et al., 2025).

Ma non è finita qui. Qualche milione di anni più tardi, nel Cretaceo, ecco che fa la sua comparsa Rajasaurus narmadensis. Era lungo circa sette metri e aveva un fisico tozzo, massiccio, e una cresta sopra la testa che lo rendeva davvero particolare. I resti sono stati trovati nella Formazione Lameta, una zona che oggi sembra normale, ma che un tempo era una specie di parco giochi per dinosauri.