Entrano in laboratorio e ne escono modificati: una nuova specie immessa in natura | Effetti anche sull’uomo

Illustrazione di un topolino da laboratorio (Pixabay FOTO) - aforismi-citazioni.it
Modificare gli animali e creare nuove specie ormai è più che possibile, e alcune volte si possono creare cose mai viste.
L’idea di animali creati in laboratorio sembra roba da film di fantascienza, ma in realtà esiste già. Non si parla di mostri o chimere strane (non ancora, almeno), ma di modifiche genetiche fatte per motivi scientifici, medici o agricoli.
Un esempio sono i topi da laboratorio, modificati per studiare malattie umane. Ce ne sono a migliaia, ognuno con una specifica mutazione. Poi ci sono i famosi maiali “trasparenti” o gli animali clonati, come la pecora Dolly: nati in laboratorio, ma veri in tutto e per tutto.
Negli ultimi anni si è parlato anche di maiali geneticamente modificati per trapianti d’organo negli esseri umani. E sì, è inquietante ma anche affascinante: la scienza sta cercando di salvare vite usando animali creati (o adattati) apposta.
Ovviamente, tutto questo solleva un bel pò di dubbi etici. Dove sta il limite? Fino a che punto si può “giocare” con la vita? Per ora, sono esperimenti controllati. Ma il confine tra utile e inquietante è sempre più sottile.
“Creazioni” incredibili
A volte la scienza sembra davvero fare un giro da quelle parti dove inizia la fantascienza. Tipo questa cosa qua: un gruppo di ricercatori in Germania ha preso dei ragni di casa comunissimi (Parasteatoda tepidariorum, per chi ama i nomi difficili) e li ha modificati geneticamente per farli produrre… seta fluorescente. Rossa, per la precisione. Sì, hai letto bene: ragnatele che si illuminano di rosso sotto la luce UV.
Il tutto è successo all’Università di Bayreuth, e la tecnica usata è quella del CRISPR-Cas9, che ormai viene citata quasi come fosse una bacchetta magica per riscrivere il DNA. In pratica, hanno iniettato nelle uova dei ragni un pezzetto di DNA che contiene il codice per una proteina fluorescente. Dopo l’accoppiamento e la nascita, i piccoli ragni hanno iniziato a tessere fili rossi come se fosse la cosa più normale del mondo.
Domande lasciate in sospeso
Come riportato da hwupgrade.it, la seta di ragno è un materiale pazzesco: super resistente, leggero, biodegradabile. Da anni gli scienziati cercano di riprodurla in laboratorio, ma riuscire a farla direttamente dai ragni apre un mare di possibilità. Già si parla di usi nella medicina (tipo punti di sutura invisibili), ma anche nella moda.
Immagina una camicia che cambia colore alla luce UV o un abito “luminoso” fatto con vera seta bioingegnerizzata. Insomma, si parte sempre da piccoli esperimenti per poi arrivare ad innovazioni come queste, capaci di abbracciare diversi ambiti, e non solo quelli scientifici.