Devi ridare tutti i soldi indietro: l’Agenzia delle Entrate sta chiamando tutti i contribuenti | Un errore costa carissimo

Illustrazione di alcuni soldi da restituire (Canva FOTO) - aforismi-citazioni.it
Presta molta attenzione! Devi restituire qualcosa all’Agenzia delle Entrate, come faranno tantissime altre persone.
Succede più spesso di quanto si pensi: ricevere una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate che richiede la restituzione di somme percepite in modo errato. Può riguardare rimborsi fiscali, bonus, crediti d’imposta o semplici errori nel calcolo del 730.
Le motivazioni variano: a volte si tratta di un errore materiale, altre volte di una verifica successiva che ha fatto emergere un’anomalia. In ogni caso, la richiesta arriva per iscritto, spesso con una cartella di pagamento o un avviso bonario, in cui sono indicati importo, motivazione e scadenze.
È importante non ignorare la comunicazione. Si può scegliere di pagare in un’unica soluzione oppure chiedere una rateizzazione. In certi casi, se si riscontrano errori, è possibile fare ricorso o richiedere una revisione del provvedimento.
Conviene agire in fretta, perché superare i termini previsti può comportare sanzioni e interessi aggiuntivi. Per ogni dubbio, meglio rivolgersi a un CAF, a un commercialista o consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Quando il rimborso sembra vicino…
Ogni anno, appena si invia il 730, una delle domande più frequenti è: “Ma quando arriva il rimborso?”. In teoria, tutto dovrebbe essere abbastanza rapido: se c’è un datore di lavoro o un ente pensionistico (il cosiddetto “sostituto d’imposta”), il rimborso Irpef viene accreditato già a luglio in busta paga, o a settembre se si è pensionati. Le cose si allungano un pò’ per chi non ha sostituto, ma anche in quel caso il pagamento dovrebbe arrivare entro sei mesi dalla presentazione della dichiarazione.
Certo, questo è lo scenario ideale. Poi ci sono i famosi “se”. Se si accetta il modello precompilato così com’è, senza toccare nulla, i controlli dell’Agenzia delle Entrate solitamente non scattano. Ma se si inizia a modificare detrazioni, spese mediche, bonus vari… ecco che entra in gioco la verifica documentale.
Quando qualcosa non torna…
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, bisogna fare attenzione, soprattutto se il rimborso è piuttosto alto: l’Agenzia può decidere di fermare tutto per un controllo preventivo. È una procedura automatica che serve a verificare che tutto sia in ordine. Non è un blocco definitivo, ma può voler dire aspettare anche sei mesi prima di vedere il bonifico.
E a volte basta poco per rallentare tutto: una cifra sbagliata, un IBAN dimenticato, una spesa mal documentata. Bisogna fare attenzione soprattutto alla precompilata. Potrebbero esserci dei problemi se si accetta così com’è, in quanto è come se segnalasse all’Agenzia delle Entrate un mancato controllo della documentazione e delle deduzioni. Ma bisogna fare attenzione attenzione a ciò che si inserisce.