Allarme POS manomessi: negozi e supermercati sotto attacco | Una semplice transazione e ti portano via tutti i risparmi

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Pagamento con carta attenzione (Canva foto) - www.aforismicitazioni.it

Un dettaglio fuori posto nel POS può costare caro: il trucco è invisibile ma agisce in pochi secondi, ecco come difenderti.

Pagare con carta è diventato così normale che spesso non ci si fa nemmeno caso. Si appoggia, si digita il Pin, si prende lo scontrino. Eppure, proprio in quei pochi secondi di automatismo, potrebbe nascondersi una truffa capace di svuotare un conto in banca. Non serve un hacker o una rete criminale internazionale: basta un piccolo dispositivo nascosto nel posto giusto.

Il vero rischio non è tanto la tecnologia in sé, quanto la fiducia con cui ormai la utilizziamo. I gesti ripetuti ogni giorno – come inserire la carta o digitare un codice – ci sembrano sicuri. Ma quando un POS viene modificato con attenzione, può diventare una trappola invisibile, difficile da notare e ancora più difficile da dimostrare dopo l’accaduto.

Spesso, in negozio o alla cassa di un supermercato, si va di fretta. È proprio in quei momenti che si abbassa la soglia di attenzione. Una tastiera leggermente più dura, un lettore che sembra identico ma in realtà non lo è, potrebbero essere i segnali di qualcosa che non va. Piccoli dettagli, apparentemente innocui, diventano fondamentali per proteggersi.

E se ci fosse qualcosa di incollato sopra il lettore della carta, ma perfettamente mimetizzato? Se la tastiera sembrasse normale, ma in realtà registrasse tutto quello che digiti? Non è uno scenario da film, ma una truffa concreta che può capitare a chiunque, anche in luoghi affollati e insospettabili.

Quando il POS “resiste”, è meglio fermarsi

Nel video condiviso su Instagram da Massimiliano Dona, avvocato e presidente di Consumatori.it, si vedono due clienti che cercano di pagare. Qualcosa non li convince: la tastiera è troppo dura, quasi strana al tatto. Uno dei due la tocca e si accorge che è stata montata sopra al POS, con nastro adesivo. In pochi secondi svelano la truffa: si tratta di uno skimmer.

Come racconta Fanpage, lo skimming è una tecnica ormai ben nota. Il truffatore applica un dispositivo sul lettore del POS, in modo che rilevi i dati della carta e registri il codice Pin. Il tutto in modo discreto e silenzioso. E se nessuno si accorge del trucco, la transazione avviene normalmente, ma i dati finiscono nelle mani sbagliate.

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Pagamento con carta (Canva foto) – www.aforismicitazioni.it

Cosa si nasconde dietro una tastiera finta

Gli skimmer sono costruiti per imitare perfettamente l’aspetto originale del lettore. Possono essere installati in pochi secondi, spesso con del semplice nastro, e sono pensati per non farsi notare. Alcuni vengono usati su POS isolati, come quelli delle pompe di benzina o dei bancomat, ma il video dimostra che possono trovarsi ovunque, anche in pieno centro.

In quel caso, il trucco era evidente solo a chi ha prestato attenzione. Un clic diverso, una superficie che si muove leggermente, sono stati sufficienti per scoprire l’inganno. Il consiglio è semplice ma prezioso: prima di inserire il Pin, osservare e toccare il lettore. Se qualcosa non convince, meglio non rischiare.