Soldi sul conto in banca: non puoi fare tutto quello che vuoi con i tuoi risparmi | Questo errore ti costa la visita del FISCO

Quando scattano, davvero

Controlli del fisco (Canva) - aforismi-citazioni.it

Sebbene si pensi che, in banca, si possano versare tutti i soldi del mondo, bisogna porsi un limite, altrimenti scattano le manette!

Quando si apre un conto corrente, o si effettua un’operazione bancaria importante, la banca chiede spesso di firmare un documento chiamato “foglio anti-riciclaggio”. Un modulo necessario per raccogliere informazioni sul cliente, sullo scopo del conto, e sulla provenienza dei fondi, in linea quindi con la normativa vigente.

L’obiettivo principale dello stesso, è prevenire il riciclaggio di denaro, e il finanziamento di attività illecite. Non a caso, le banche son tenute per legge, a verificare l’identità dei propri clienti, e a monitorare i movimenti sospetti, segnalando quindi eventuali anomalie, alle autorità competenti.

Nel documento in questione, vengono infatti richiesti dati personali e dichiarazioni sulla natura delle operazioni che si intende compiere; non trattandosi, comunque, di una formalità inutile, ma di una vera misura di tutela, sia per la banca, che per il cliente.

Perciò, firmare il foglio anti-riciclaggio è un passaggio obbligatorio e trasparente, utile per garantire sicurezza e legalità.

Controlli fiscali

Negli ultimi anni, i controlli del Fisco sui conti correnti, si son intensificati, coinvolgendo non solo imprese e professionisti, ma anche privati cittadini. E attraverso l’Anagrafe dei conti correnti, l’Agenzia delle Entrate può appunto monitorare con facilità i movimenti bancari, e individuare eventuali anomalie. A tal punto che molti contribuenti, si chiedono quali siano i limiti di versamento in contanti, oltre i quali potrebbero scattare eventuali verifiche fiscali. Tanto che, come evidenziato da money.it, ogni operazione sospetta può portare all’apertura di un accertamento, con l’inversione dell’onere della prova, a carico del contribuente.

Il limite ai trasferimenti di denaro fra privati, resta comunque fissato a 5 mila euro. Poiché, oltre questa soglia, è obbligatorio utilizzare strumenti tracciabili come bonifici, carte o assegni. Le sanzioni per chi supera tale limite, vanno da mille a 50 mila euro, e possono arrivare fino a 250 mila euro, per importi decisamente elevati. Un limite, tuttavia, relativo esclusivamente a pagamenti e trasferimenti fra soggetti diversi, non ai versamenti sul proprio conto.

Ma meglio darsi un limite
Nessun limite ai versamenti (Canva) – aforismi-citazioni.it

Versamenti e segnalazioni anti-riciclaggio

La legge, in altre parole, non prevede alcun limite, per i versamenti di contanti sul proprio conto corrente. Eppure, se nell’arco di un mese, la somma complessiva versata o prelevata, supera i 10 mila euro, la banca è obbligata a comunicare l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia. Non implicando, questo, automaticamente un illecito, ma che potrebbe tuttavia indurre il Fisco ad avviare controlli, proprio sulla provenienza dei fondi.

Ogni versamento, infatti, dev’esser tracciabile e giustificato. Essendo, quindi, consigliabile conservare documenti come ricevute, contratti, attestazioni di donazioni o risarcimenti. Dal momento che, in mancanza di prove, i versamenti potrebbero esser considerati reddito non dichiarato. Del tutto tassabile, perciò. Per questo, pianificare versamenti consistenti su più mesi, o fornire la documentazione adeguata, aiuta a prevenire complicazioni con l’Agenzia delle Entrate.