Prima di piantare un albero pensaci, sul contratto di casa non c’è scritto ma la legge è chiara: un metro e finisci in tribunale

Alberi in giardino (Depositphotos foto) - www.aforismicitazioni.it
Un albero piantato troppo vicino al confine può trasformarsi da decoro a motivo di lite legale: ecco cosa devi sapere.
A volte basta poco per cambiare il volto di uno spazio all’aperto: un albero, per esempio. Verde, ombra, bellezza… sembra una scelta innocente. Però – e qui arriva il però – ci sono regole da conoscere che molti ignorano. Piantare senza pensarci troppo può trasformarsi in un bel grattacapo.
Le cose si complicano quando il verde comincia a invadere gli spazi. Rami che sconfinano, radici che si infilano nel terreno sbagliato, foglie ovunque. Non è solo una questione di estetica o fastidio, è proprio una questione legale. E se pensavi che bastasse una stretta di mano o una chiacchiera amichevole per risolverla… beh, non sempre va così.
Oggi, con tutti gli strumenti che esistono, è molto più semplice evitare problemi. Ci sono software per la progettazione degli spazi esterni che ti permettono di capire dove piantare cosa e a quale distanza. Puoi inserire nel progetto alberi, cespugli, siepi e piante varie, e vedere tutto in anteprima. Meglio un clic adesso che un avvocato domani, diciamolo.
In fondo, la natura è bella, sì, ma deve convivere con le regole. E il nostro codice civile non lascia molto spazio all’interpretazione: ci sono distanze precise da rispettare e, se non lo fai, potresti ritrovarti a dover sradicare tutto… o a difenderti davanti a un giudice.
Le distanze che non puoi ignorare
L’articolo 892 del codice civile – sì, lo so, suona noioso ma è importante – stabilisce con precisione quanto lontano devono stare gli alberi dal confine. Tre metri per gli alberi alti, tipo noci, pini, querce, ecc. Un metro e mezzo per quelli più piccoli. E mezzo metro per siepi, viti, arbusti e affini. Se il regolamento comunale non dice altrimenti, queste sono le misure da rispettare, punto.
Se pianti qualcosa troppo vicino, il tuo vicino può chiederti di toglierlo. Non è una minaccia, è proprio un suo diritto. E anche se non sei stato tu a piantarlo – magari c’era già quando hai comprato casa – il responsabile resta sempre il proprietario del terreno. Hai cinque anni di tempo per sistemare la cosa, altrimenti la situazione può degenerare.
Quando il verde ti porta in tribunale
Sì, perché se non rispetti le distanze, il tuo vicino può davvero portarti davanti al giudice. E in molti casi, non si tratta solo di spostare la pianta: può partire una causa per danni. Parliamo di radici che rovinano fondamenta, rami che oscurano la luce, frutti che cadono dove non dovrebbero. Il codice civile è molto chiaro su questo (art. 894).
E anche per gli alberi già esistenti, bisogna capire se c’è stato un accordo, un’usucapione o qualcosa che giustifichi la distanza non regolare. Altrimenti, anche se l’albero è lì da vent’anni, potrebbe dover essere rimosso. Attenzione anche alla sostituzione: se non faceva parte di un filare, bisogna tornare alle distanze legali. Niente scorciatoie.